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Un dubbio mi assale ...

Aperto da Marco Casavecchia, 04 Aprile 2022, 18:47:48

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Marco Casavecchia

"Un dubbio mi assale", cantava Battisti qualche anno fa. Quello che vorrei capire, invece, oggi, è se qualcuno sta preparando il terreno per un ipotetico avvicendamento sulla panchina del Grifo. Leggendo qua e là alcuni commenti relativi alla gara con il Crotone, e alle scelte di Alvini, sembrerebbe che costui, al quale la Società ha indicato, a salvezza raggiunta, un nuovo obiettivo, da qualche partita in qua, non ne stia azzeccando molte. Ho già espresso le mie perplessità, in merito, in più di un'occasione e, ieri, sia durante la trasmissione radio di Tifogrifo che a Contropiede, ho ribadito il dubbio circa l'incertezza dovuta al ritardo dell'annuncio della riconferma del tecnico. Ritardo immotivato, a mio giudizio. Se il tecnico ha raggiunto l'obiettivo stabilito con la società ad inizio stagione, non si capisce cosa si aspetti a dare, a lui, la certezza della continuità nel lavoro, alla squadra, la certezza della fiducia nel tecnico, ai tifosi, la certezza che, almeno quest'anno, non sia un ennesimo "anno zero". Dicono, i ben informati, gli iniziati alle cose santopadriane, i giornalisti introdotti, quelli "eletti" e i tifosi "sta tranquillo, che io so tutto", che "non c'è problema". Stai sereno, Alvini. Ma non sarà che adesso il nuovo step, ossia la conquista dell'ottavo posto, la ricerca del nuovo Graal biancorosso, costerà il posto ad Alvini? In fondo gli hanno rinforzato la squadra a gennaio (?!): il salto di qualità è evidente. I play off sono alla portata, il dispetto ad una "grande" fattibile, e poi, una volta dentro ... chissà che ... E se non ci si riesce? Sarà per colpa di Alvini? Non del limite di qualche giocatore che vede la porta come una talpa la luna? O non sarà perché qualche "Over" incomincia a perdere qualche colpo? O perché la rosa del Grifo necessitava di qualche innesto in grado di fare veramente la differenza e non solo di elementi che la completassero? Povero Alvini, se devo essere io a prenderne le difese, ma nessuno tocchi Caino! La salvezza gli era stata chiesta, la salvezza ha ottenuta. E se questo era l'obiettivo primario, e più importante, non sarà che tutta la preparazione è stata basata su questo e non su altro? Insomma, troppe critiche e molti dubbi aleggiano, come avvoltoi, sulla testa del tecnico. Cittadella ultima spiaggia? Per cosa? Per un ottavo posto che non servirebbe a nulla, se non ad un po' di prestigio (beh, in fondo metterne dietro tante e danarose, non è cosa da poco), fare una gara in più (per qualche dollaro in più), e, perché no, tenere dietro "l'odiata rivale", magari vincendo (o non perdendo) in casa dei concaroli. Ai posteri, ecc. ecc.
Solo chi attraversa il deserto, raggiunge l'oasi

Saint Just

Non m i strapperò le vesti se Alvini non verrà confermato pur riconoscendogli l'ottimo lavoro svolto. L'obiettivo chiestogli lo ha raggiunto e questo è innegabile. La sua idea di gioco purtroppo non corrisponde completamente con chi fa il marcato ( nemmeno con la mia in vero ), dato che come ho avuto modo già di sottolineare, i D'Urso ( su cui la società ha investito e che personalmente reputo un valore aggiunto come Beghetto e mi tocca veder schierato Lisi! ) non sono elementi dalle caratteristiche volute dal Mister. La continuità si ottiene a mio avviso più con una visione tecnica condivisa che con la conferma in panchia dello stesso tecnico, il quale peraltro sarebbe chiamato a confermarsi o migliorarsi addirittura con una rosa da rifondare o quasi, checchè ne dica il solito giornalaio appiattito come una sogliola su quasiasi cosa decida il padrone del vapore....ma questa è storia risaputa
Nella buona  e nella cattiva sorte la bandiera del Grifo non si ammaina mai.

"Quelli che passano la vita facendo rivoluzioni a metà non fanno altro che scavarsi la fossa."
( Louis de Saint Just)

grifogatto

Sinceramente con Santopadre non ci si capisce nulla perché il suo atteggiamento è sempre stato basato sulla mancanza di una comunicazione trasparente con i tifosi: ha solo arringato quando gli sembrava opportuno ma non ha mai spiegato i veri motivi di certe scelte.
Dunque le cose veniamo sempre a saperle - se riusciamo a venirle a sapere, perché non sempre succede - quando è ormai troppo tardi.
E sarà così anche stavolta.
Comunque il controverso Alvini ha fatto il suo ed ha traghettato la squadra neo-promossa ad una salvezza tranquilla, dunque meriterebbe la possibilità di impiantare un progetto in cui si possa sviluppare un calcio anche più propositivo, che possa decisamente affacciarsi alla ribalta dei playoff nella prossima stagione: gliela vogliamo preparare una squadra adeguata fin da luglio 2022 oppure è chiedere troppo?
In un posto come Perugia?

Marco Perugia

Con i soldi che Santopadre può mettere nel Perugia (niente) e con gli introiti che la Società riesce a fare se si fa la squadra senza fare debiti (giusto e bene così che non se ne fanno) sulla carta non ci sono speranze di fare una squadra di alta classifica e visto che non si investe neanche nel settore giovanile (per gli stessi motivi detti sopra) non c'è neanche da fare tanti sogni. L'unica cosa è gran botta di culo associata alla bravura del Ds di portare giocatori che ti "esplodono" tutti nello stesso anno e che molte delle squadre che sempre sulla carta ti partono avanti bucano la stagione (tipo Parma e Crotone quest'anno).
Da tifoso abbastanza ottimista e sognatore nello scrivere queste cose mi ci piange il cuore ma non riesco a vedere   le cose in modo diverso.
Attendo solo che arrivi il nuovo Presidente continuando però a tifare giocatori e staff tecnici di turno.

Marco Casavecchia

Temo che la "botta di culo", come dici tu, date queste premesse, sia restare in B ancora per qualche anno. Credo che ogni stagione sarà più impegnativa perché:
1 - le retrocesse dalla A dispongono di risorse importanti dovute al paracadute, anche se, Crotone docet, non sempre ben impiegate;
2 - le "deluse" comunque partono da una posizione avvantaggiata e non è detto che sbaglino nuovamente strategie;
3 - dalla C spesso salgono squadre già ben attrezzate e qualcuna pronta per disputare un buon campionato.
Ciò premesso, se non si dà continuità ad un progetto, non si investe e tutte le volte perdi i pezzi migliori o devi restituire i prestiti importanti, affidarsi al caso per tentare una, almeno per ora, improbabile scalata alla A, in effetti sembra l'unica chance. Se poi la società viene vista come fonte di reddito e non si investe poco o in nessun caso per paura di un possibile default, ovvio che competere con le altre diventi una chimera. Al di là delle dichiarazioni del DS su una presunta buona base di giocatori sui quali puntare, mi permetto di sottolineare che, con ogni probabilità, data per scontata la riconferma di Alvini, buon tecnico che ha fatto un apprezzabile lavoro, ma anche lui un po' ossessionato dal suo credo calcistico, il prossimo anno sarà necessaria una mezza rivoluzione. A conti fatti serviranno un paio di prime punte (Se De Luca tornerà a Genova), tre esterni, se verrà confermato Falzerano, perché Beghetto e Ferrarini sono in prestito, Rosi è in là con gli anni e Carretta, beh ... sorvoliamo. Questione centrocampo: Segre tornerà  a Torino, Burrai si avvia ai 35, Kouan non si decide a maturare, D'Urso viene impiegato poco perché Alvini preferisce un altro tipo di trequartista, Santoro e Ghion (Se non se lo riprende prima il Sassuolo) devono crescere ancora. In difesa Angella e Dell'Orco hanno bisogno di un buon sostituto, Curado e Sgarbi non bastano. Zanandrea non mi sembra ancora maturo per la B. Poi c'è la questione portiere: Chichizola resterà? O, in caso di una buona offerta, sarà sacrificato in nome del profitto (nessuno è incedibile, parole del pres.)? Di questo passo si rischia di dover guardare sempre più indietro che in avanti. Come affermi tu, Marco, c'è sempre la possibilità di affidarsi alla fortuna. Io non ci conterei troppo, ma non si sa mai ...
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